Ecco ciò che dovresti sapere prima di provare a curare la fimosi non serrata con una pomata
Chi soffre di fimosi non serrata potrebbe essere tentato di ricorrere alle pomate. Questi prodotti sono spesso consigliati per facilitare lo ‘stretching prepuziale‘, una manovra che spesso può essere nociva.
L’utilizzo delle pomate per la fimosi è ‘situazionale’, cioè può essere utile solo quando il disturbo si presenta in determinate forme. In caso contrario, si rischia di aggravare ulteriormente le proprie condizioni di salute. Avere a che fare con la fimosi non serrata comporta notevoli disagi quotidiani, e cercare di curarla nel modo sbagliato può portare solo al peggioramento dei propri problemi.
In questo articolo spiegheremo quali rischi si corrono affidandosi alle pomate per la cura della fimosi non serrata, e quali alternative prendere in considerazione.
Pomata per fimosi non serrata: quando può essere usata
Prima di prendere in considerazione l’utilizzo di pomate per la cura della fimosi è necessario capire con quale forma di fimosi si ha a che fare. Questo particolare, infatti, può fare un’enorme differenza nel buon esito della terapia.
Quando si manifesta durante l’infanzia o durante l’adolescenza, la fimosi è detta congenita ed è causata da una crescita ritardata del prepuzio rispetto al glande. In questi casi la pelle che ricopre la testa del pene non è in grado di scorrere liberamente sul glande in quanto non si è ancora sviluppata completamente.
La fimosi congenita è piuttosto frequente, soprattutto nei primi anni di vita, e tende a risolversi spontaneamente con la crescita. Se questo non dovesse verificarsi, il medico curante potrebbe consigliare di intervenire manualmente per agevolare la scopertura del glande.
Questa manovra viene definita stretching prepuziale e va effettuata con delicatezza per non provocare lacerazioni alla pelle. Per lubrificare e ammorbidire la zona genitale, riducendo così il rischio di lesioni, viene spesso consigliato l’utilizzo di una pomata steroidea.
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Ecco i rischi nell’utilizzo di una pomata per la cura della fimosi non serrata
Se però la fimosi si manifesta in età adulta (fimosi acquisita), allora è meglio pensarci due volte prima di ricorrere all’utilizzo di pomate. Queste, infatti, difficilmente garantiscono risultati su questa tipologia che ha caratteristiche molto differenti da quella congenita.
La fimosi acquisita dipende dalla perdita di elasticità delle cellule dell’anello fimotico, la parte del prepuzio che si trova tra la sua superficie interna e quella esterna. Quando questo accade, la pelle che ricopre il glande risulta troppo rigida per scorrere liberamente e ritrarsi all’indietro.
Le pomate utilizzate per la fimosi congenita non hanno caratteristiche tali da poter essere efficaci sull’anello fimotico. Per questo, quando si scopre il glande durante lo stretching prepuziale, l’unico risultato che ci si può aspettare è un aumento del rischio di microlesioni nella zona genitale.
Simili danni vanno evitati a tutti i costi in quanto possono provocare un’ulteriore diminuzione dell’elasticità del prepuzio. La rigidità dell’anello fimotico, infatti, è causata dalla cicatrizzazione delle lesioni provocate da infiammazioni genitali come la balanite e la postite.
Per questo, danneggiare questo lembo di pelle non farebbe altro che aggravare ulteriormente il disturbo, con il rischio che degeneri in fimosi serrata, una delle forme più acute.
Le terapie più efficaci per curare la fimosi non serrata
In base a quanto detto finora, tentare di trattare con pomate la fimosi non serrata acquisita non è una buona idea.
Ma allora quale alternativa prendere in considerazione?
Di norma, per curare la fimosi in maniera definitiva si tende a ricorrere alla rimozione chirurgica del prepuzio (circoncisione). Questa operazione è ormai considerata un intervento di routine e viene effettuata in day hospital.
Certamente la circoncisione permette di sbarazzarsi della fimosi non serrata in maniera permanente, ma l’idea di sottoporsi a un intervento chirurgico non è piacevole per tante persone. Inoltre può sembrare eccessivo ricorrere al bisturi, soprattutto quando si ha a che fare con una forma di fimosi non particolarmente severa come quella non serrata.
Per fortuna esiste Phimostop, l’unico rimedio non chirurgico alla fimosi validato dal Ministero della Salute. Si tratta di un kit di tuboidi di varia grandezza progettati per agire sulle cellule anelastiche dell’anello fimotico. Inserendoli tra il glande e il prepuzio, i tuboidi sfruttano la capacità delle cellule dell’epidermide di modificarsi quando sottoposte a uno stimolo continuo, consentendo la graduale distensione del prepuzio fino alla guarigione completa.
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In conclusione
Abbiamo spiegato perché non è una buona idea utilizzare una pomata per curare la fimosi non serrata acquisita. Difficilmente si potranno raggiungere dei risultati positivi, se si sceglie di utilizzare questo tipo di prodotti per tentare di scoprire forzatamente il glande. In molti casi si rischia, anzi, di peggiorare la condizione fimotica.
Per trattare la fimosi senza ricorrere alla circoncisione è possibile utilizzare Phimostop. Se soffri di questo disturbo, chiedi a uno specialista se questo dispositivo medico non chirurgico possa fare al caso tuo, e liberati per sempre della fimosi in maniera rapida e indolore.