La pulizia del glande è una pratica molto importante non solo per evitare cattivi odori, ma anche e soprattutto per limitare i rischi legati ad infezioni. Scopri come agire correttamente se hai una fimosi.
La presenza di una fimosi può rendere complicato e a volte purtroppo impossibile apportare un’adeguata igiene intima al pene.
Quando il glande non si scopre da solo per via di questa alterazione della pelle infatti, è necessario prestare un’attenzione particolare al momento della pulizia, in quanto può risultare più complicata.
Primo passo: capire che tipo di fimosi si ha.
La fimosi è una condizione che può riguardare uomini di ogni età, ma può presentare diverse forme. Se analizziamo la questione in funzione della pulizia del glande, è chiaro che provvedere ad essa in maniera corretta e adeguata dipenda spiccatamente dalle condizioni in cui versa l’anello fimotico, cioè il tratto finale del prepuzio che crea l’occlusione.
Finché la fimosi impedisce un’azione come scoprire il glande in maniera parziale esiste la possibilità di pulire in maniera soddisfacente il pene. Diverso è se il glande rimane totalmente coperto dal prepuzio senza alcuna possibilità di scopertura.
Queste dinamiche dipendono molto dal fatto che la fimosi sia serrata o non serrata. La fimosi serrata è un’occlusione grave che impedisce la scopertura del glande sia quando il pene è flaccido sia quando è eretto, mentre la fimosi non serrata la impedisce solo durante l’erezione.
Naturalmente lavare il glande in maniera corretta è possibile solo se questo può essere scoperto, pertanto se hai una fimosi serrata che ti impedisce in qualsiasi momento di estrarlo avrai grandi difficoltà a mantenere una buona igiene intima, e pertanto si rende necessaria una cura.
Con la fimosi non serrata è possibile provvedere alla pulizia seguendo alcune regole.
Leggi anche: Chi opera la fimosi? Questi gli specialisti a cui rivolgersi.
Come pulire il glande in caso di fimosi non serrata.
Per prima cosa è necessario scoprire quanto più possibile il glande, senza dolore né forzature, e pulirlo delicatamente partendo dalla punta per poi scendere, prestando particolare attenzione allo spazio sotto la corona.
É qui infatti che è più frequente il verificarsi di un accumulo dello smegma, una sostanza viscosa e biancastra che si forma in seguito alla secrezione sebacea e che comprende anche cellule morte e altre particelle. Lo smegma di per sé non contiene agenti patologici, ma il suo accumulo crea condizioni ideali per la proliferazione batterica e fungina.
Le medesime condizioni possono esser create dal ristagno di urina sul prepuzio ed è per questo che è consigliabile scoprire il glande anche quando si deve urinare e pulirlo bene una volta terminata la minzione.
Quando si procede al lavaggio del pene è importante non farlo solo con acqua, che deve essere preferibilmente tiepida, ma utilizzare detergenti intimi neutri che rispettino il Ph naturale della pelle. Infatti è molto importante non danneggiare le mucose genitali in quanto sono la prima protezione contro i batteri.
Tuttavia anche l’eccessiva pulizia può comportare uno sconvolgimento del Ph, e nel caso ciò avvenga si può rimediare mediante l’utilizzo di acqua e bicarbonato.
In caso di glande sensibile è preferibile evitare l’utilizzo di una spugna ma procedere manualmente, prestando sempre attenzione a non pulire il pene dopo aver toccato la zona anale per evitare che eventuali batteri lì presenti vengano spostati e vi sia una contaminazione.
In ogni caso è fondamentale provvedere quotidianamente all’igiene intima e ogni volta che si hanno rapporti sessuali o masturbazione.
Fimosi serrata: ecco perché non dovresti perder tempo e risolvere.
Come abbiamo detto in precedenza, in caso di fimosi serrata il discorso pulizia si complica. Il fatto di non poter scoprire il glande nemmeno quando il pene è in stato di flaccidità rende di fatto impossibile apportare la giusta pulizia.
Questo ovviamente accresce il rischio per chi ne è affetto di andare incontro a episodi come infezioni batteriche al prepuzio (postite), al glande (balanite) o a entrambi (balanopostite).
Questi stati infettivi, oltre ad essere fastidiosi e spesso anche dolorosi, non fanno che sottoporre il tessuto prepuziale e la mucosa del glande ad ulteriore stress e cicatrizzazione, e quindi ad un indurimento e successivo peggioramento della fimosi stessa.
Inoltre se si esita a curare la fimosi, si è esposti ad ulteriori conseguenze come la diffusione dell’infezione alle vie urinarie, dando il via ad una catena di problemi che se trascurati possono degenerare in situazioni estreme.
Una fimosi, in particolare serrata, causa una serie di disagi e complicazioni che si possono evitare semplicemente provvedendo a risolverla piuttosto che a conviverci.
Leggi anche: Come si prende la fimosi? Ecco come stanno le cose
In conclusione.
Poiché l’igiene intima è di importanza cruciale nella vita di un uomo, se vuoi liberarti della fimosi evita di ricorrere a improbabili rimedi della nonna, ma piuttosto rivolgiti ad uno specialista come un urologo.
Sarà insieme a lui che valuterai quale opzione sia la migliore per curare questa condizione. Tra le varie possibilità ce n’è una che ti consente di farlo in modo indolore e non invasivo.
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