Questi i principali sintomi della fimosi

Spesso si presta poca attenzione ai fastidi che possono insorgere nella zona genitale.

Un po’ di prurito? Sarà una cosa passeggera. Dolore durante la minzione? Cose che capitano. Rossore al glande? Forse è colpa del tessuto della biancheria intima.

Sono in tanti a trascurare questi piccoli segnali e a non parlarne con il proprio medico, sia per timore di fare la figura degli ipocondriaci che per pudicizia.

Purtroppo dietro un sintomo apparentemente insignificante può nascondersi qualcosa di ben più grave, come la fimosi. Non si parla tanto di questa anomalia anatomica, né delle sue caratteristiche principali. Per questo può essere difficile accorgersi di soffrire di fimosi, se non quando ormai la serenità quotidiana è stata compromessa dai tanti disagi causati da questo disturbo.

Nel seguente articolo spiegheremo quali sono i principali segnali che possono indicare la presenza della fimosi e indicheremo i rimedi più efficaci per eliminarla definitivamente.

Ecco i principali sintomi che dovrebbero farti sospettare di avere la fimosi

I segnali a cui devi fare attenzione per capire se soffri di fimosi

Il segno principale e più evidente della fimosi è il restringimento del prepuzio.

Talvolta il disturbo può essere così lieve da risultare molto difficile da notare, come nel caso della fimosi non serrata. In altri casi il restringimento del prepuzio è piuttosto evidente e può aggravarsi fino a coprire completamente il glande (fimosi serrata).

La chiusura dell’orifizio prepuziale tipica della fimosi è spesso causa di disuria, ovvero disturbi nella minzione tra i quali bruciore e dolore. Inoltre la fuoriuscita dello sperma può essere compromessa al punto da causare problemi di fertilità.

Altri sintomi tipici della fimosi si manifestano durante i rapporti sessuali. Tra questi, i più frequenti sono:

  • dolore durante l’erezione;
  • difficoltà nel mantenere l’erezione;
  • comparsa di ragadi nel prepuzio;
  • diminuzione del piacere;
  • eiaculazione precoce.

Ci sono, poi, una serie di sintomi imputabili ad altre patologie legate alla fimosi, tra le quali quella che si manifesta più frequentemente è la balanite, ovvero l’infiammazione del glande. I sintomi tipici di questa malattia includono:

  • prurito dei genitali;
  • cattivo odore nella zona intima;
  • accumulo di secrezioni sul glande;
  • arrossamento;
  • dolore durante la minzione.

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Ecco le principali cause della fimosi

La fimosi è riconducibile a diverse cause in base al momento della sua insorgenza.

Quando si manifesta in età infantile o adolescenziale, questo disturbo è causato dal lento sviluppo del prepuzio che, di conseguenza, risulta troppo stretto per permettere la scopertura del glande.

Quando la fimosi compare in età adulta, invece, il restringimento è provocato dalla crescita di tessuto cicatriziale durante la guarigione delle lesioni subite dal prepuzio. Le cellule che formano il tessuto cicatriziale sono anelastiche, per cui la loro proliferazione irrigidisce la cute e ne rende difficoltosa la ritrazione.

Le lesioni del prepuzio sono molto più frequenti di quanto si possa immaginare e sono spesso provocate da malattie infettive (come la candida) o infiammatorie croniche (come il lichen sclerosus).

Talvolta, però, il danneggiamento dei tessuti nell’area genitale non è imputabile a cause esterne ma può essere ricondotto a traumi meccanici provocati dall’eccessivo sfregamento del pene durante i rapporti sessuali. L’utilizzo del preservativo può aiutare a limitare questo fenomeno.

 

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Fimosi: come curarla definitivamente (anche senza il bisturi)

La cura più diffusa per eliminare la fimosi è la circoncisione. Questo intervento dura circa 90 minuti e, generalmente, viene effettuato in day hospital.

La circoncisione prevede un’incisione circolare alla base del glande, praticata con un bisturi, un laser chirurgico o un elettro-bisturi. Il prepuzio, poi, viene rimosso e la ferita viene suturata con punti riassorbibili che cadono spontaneamente nel giro di una settimana. Al termine dell’intervento il paziente è immediatamente dimesso.

La convalescenza dura quattro settimane durante le quali è necessario astenersi dai rapporti sessuali e da qualunque azione che richieda uno sforzo fisico.

Non tutti sopportano, però, l’idea di doversi sottoporre a un intervento chirurgico. La paura del bisturi è perfettamente normale, e non è poi così illogica. Essere costretti a subire un’incisione, sia pure indolore e per mano di un medico qualificato, non è una prospettiva piacevole.

Per fortuna esiste Phimostop, il nostro dispositivo medico validato dal Ministero della Salute. Si tratta di un kit di tuboidi anallergici che vanno inseriti tra il glande e il prepuzio così da esercitare una pressione delicata ma costante sull’anello fimotico. L’utilizzo regolare di Phimostop permette di ridurre gradualmente il restringimento fimotico fino ad eliminarlo completamente in modo indolore e senza ricorrere alla chirurgia.

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In conclusione

In questo articolo abbiamo illustrato quali sono i principali segnali che potrebbero indicare la presenza della fimosi. Se noti uno di questi sintomi, prenota una visita da un urologo o da un andrologo. Non trascurare nemmeno i segnali più lievi perché la fimosi può degenerare molto rapidamente con conseguenze nefaste sulla salute.

Se i medici dovessero confermare i tuoi sospetti, chiedi un consiglio su quale rimedio adottare per ridurre ed eliminare la fimosi. Qualora ti venga suggerito il ricorso alla chirurgia, e l’idea di andare sotto i ferri ti intimorisca, ricordati che hai un’alternativa altrettanto efficace: è Phimostop, l’unico rimedio non chirurgico contro la fimosi.

Parlane con il tuo medico e scopri se Phimostop può essere la soluzione ideale per te.

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