Se ricorri alla circoncisione per eliminare una fimosi, devi prestare molta attenzione alla cicatrice durante la convalescenza.

Recentemente hai notato una certa difficoltà a compiere una manovra semplice e naturale come scoprire il glande?

Magari inizialmente non hai dato troppo peso alla cosa ma ora la situazione è peggiorata? Beh, quando il glande non si scopre da solo a causa di un restringimento del prepuzio il problema può essere uno soltanto: sei alle prese con una fimosi.

A molti uomini capita di dover fare i conti con questa condizione disagevole e dura da sopportare.

Se sospetti di avere questo problema dovresti consultare quanto prima uno specialista, il quale probabilmente, una volta appurato che la tua sia una fimosi serrata o non serrata, ti proporrà la circoncisione.

Questo intervento infatti è il metodo classico per curare la fimosi, ma essendo molto traumatico e invasivo molti uomini ne temono le conseguenze, tra cui il risultato estetico dovuto ad eventuali errori del chirurgo o le infezioni.

Ma cosa accade al pene dopo la circoncisione?

Scopriamolo insieme.

La cicatrice della circoncisione fa male?

La circoncisione consiste nella rimozione chirurgica del prepuzio, ovvero lo strato di pelle che ricopre il glande quando il pene è a riposo.

La cicatrice che si forma in seguito all’intervento inizialmente comporta un gonfiore abbastanza evidente nell’area circonferenziale sotto la corona del glande.

Questa dinamica è causata da un edema bolloso ed è perfettamente normale dal momento che l’azione del laser o del bisturi sottopone la delicata pelle del pene ad un trauma non indifferente.

Trattandosi di un’area particolarmente sensibile e piena di terminazioni nervose, il fatto che l’anello cicatriziale si gonfi e mantenga questo stato per almeno una o due settimane rientra nella normalità.

Ovvio è che dopo la circoncisione avrai dei dolori, causati non solo dall’edema in sé ma anche dai punti. Finché non avviene una prima fase di riassorbimento e di chiusura della ferita, dovrai medicare più volte al giorno la zona con prodotti appositi e provvedere a cambiare i bendaggi.

Se dovessi notare dei segnali anomali come la produzione eccessiva di pus, un ‘apertura della ferita dovuta a uno o più punti che si staccano o un gonfiore esagerato che applica un vero e proprio strangolamento sotto il glande, non tergiversare e recati tempestivamente dal medico che ti ha operato.

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Non preoccuparti eccessivamente invece se noti che dopo la caduta dei punti permangono delle piccole protuberanze, comunemente appellate come salsicciotti. Queste infatti tendono a sparire nel giro di pochi mesi e, in caso contrario, il medico può provvedere ad un ritocco per uniformare la superficie della pelle sotto il glande.

Quali errori non bisogna commettere durante il riassorbimento della ferita.

Questo intervento comporta una convalescenza dalle tempistiche variabili di caso in caso.

Alcune persone possono riprendere la loro vita come se nulla fosse dopo 1 mese, altre devono attendere anche 2 mesi, specie per poter riprendere l’attività sessuale, per la quale in ogni caso è sempre meglio attendere il benestare del medico.

La cosa più importante, per far si che la fase di recupero proceda senza intoppi e la cicatrice si riassorba completamente e nel modo giusto, è non commettere errori.

Innanzitutto bisogna assolutamente evitare qualsiasi sforzo fisico durante i primi giorni. Sarebbe opportuno addirittura non camminare dopo la circoncisione, o comunque limitarsi a brevissimi spostamenti, poiché la ferita fresca tende a sanguinare e a dolere maggiormente se fai movimento.

Oltretutto restando a casa limiterai qualsiasi rischio di subire un colpo accidentale sulla zona della ferita.

Un errore da non commettere è quello di trascurare o saltare le medicazioni quotidiane indicate dal medico, poiché il rischio che si sviluppi un’infezione in questo caso è molto alto.

È da evitare assolutamente qualsiasi tentativo di rimozione dei punti in autonomia. Solo il medico può provvedere ad una rimozione dei punti qualora questi non cadano spontaneamente. Facendolo da solo rischieresti seriamente di riaprire la ferita.

Un altro suggerimento che ti diamo riguarda la ripresa dell’attività sportiva: anche per questa, così come per quella sessuale, è consigliabile avere l’ok del medico per evitare spiacevoli imprevisti.

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Come ti sarà chiaro, la cicatrizzazione della ferita causata dalla circoncisione è un processo in alcuni casi lungo, che comporta rinunce ed espone a diversi pericoli, specie se non si agisce con la giusta consapevolezza.

Se ti reputi una persona responsabile, ma non vorresti in ogni caso affrontare un periodo di convalescenza o preferiresti mantenere l’aspetto del pene intatto pur risolvendo il problema della fimosi, abbiamo la soluzione che cerchi!

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