Quando il glande non esce del tutto durante l’erezione è bene sapere quali possono essere le cause, i rischi e come comportarsi per risolvere questa complicazione.
Il fatto che durante l’erezione il glande non venga del tutto scoperto può dipendere esclusivamente dalla presenza di una fimosi, cioè un’alterazione strutturale della parte superiore del pene. Per normalizzare questa condizione esistono svariati metodi, chirurgici e terapeutici.
Durante un’erezione la normalità vuole che il pene cambi decisamente il proprio aspetto. Oltre a crescere in spessore, turgidità e lunghezza, avviene un altro fenomeno importante: il glande fuoriesce dal prepuzio.
Tuttavia in alcuni casi questa azione non è così scontata e un uomo si ritrova a domandarsi: “Perché non riesco a scoprire il glande?“.
Questa anomalia, che può essere legata a diversi fattori, non va assolutamente trascurata ed è opportuno conoscere in maniera approfondita l’argomento, comprese le cause, le conseguenze e come si cura.
Il glande deve essere coperto o scoperto?
Il glande, la parte finale del pene, è ricoperto fin dalla nascita da uno strato di pelle chiamato prepuzio. Allo stato flaccido rientra nella normalità che il glande resti coperto, ma durante l’erezione è necessario che fuoriesca e resti scoperto.
Naturalmente fino al periodo dell’adolescenza non ci si pone il problema di “staccare la pelle dal glande“, per usare un’espressione popolare, ed è per questo che è molto importante che un genitore si prenda la briga di controllare le condizioni del pene del proprio figlio fin da bambino.
Nei primi anni di vita infatti il glande rimane costantemente coperto dal prepuzio nella maggior parte dei casi, ma superati i 5 anni è dovere di un buon genitore verificare che sia possibile scoprirlo (tuttavia senza forzare l’azione) non solo per motivi di igiene, ma anche per monitorarne le funzionalità.
Per quanto molti bambini abbiano paura di far uscire il glande per via della sua gran sensibilità, che causa fastidio e una sensazione di dolore anche al solo contatto con l’aria, è bene abituarli a compiere quest’azione prima possibile sia durante la minzione, sia durante la doccia o il bagno, per prevenire ristagno di smegma, urine e proliferazione di batteri.
Con la crescita l’aspetto del pene cambia da soggetto a soggetto e così come è possibile che il glande rimanga parzialmente o del tutto scoperto anche in stato flaccido, esiste la possibilità che non riesca a scoprirsi nemmeno in stato eretto.
In entrambi i casi non si ha a che fare con una malattia né con una malformazione, ma per un’adeguata igiene intima e per una corretta funzionalità sessuale è necessario che sia possibile che un glande coperto a riposo possa fuoriuscire e scoprirsi del tutto durante l’erezione.
Quando ciò non è possibile, si è davanti ad un’alterazione dell’aspetto naturale del prepuzio chiamata fimosi. Vediamo cos’è…
Fimosi serrata e fimosi non serrata: quali sono le differenze?
La fimosi genericamente è quella condizione in cui il glande non può essere scoperto del tutto, ma esistono delle differenze sostanziali tra le varie situazioni in cui sopraggiunge questo problema.
Innanzitutto questo problema può avere due origini: quella congenita e quella acquisita. La fimosi è congenita quando la struttura anomala del prepuzio impedisce la scopertura del glande dalla nascita, senza migliorare o risolversi del tutto durante la crescita, mentre è acquisita quando si manifesta in seguito a determinate situazioni, come infezioni da batteri e funghi o patologie.
Ad ogni modo, quale che sia la natura dell’insorgere della fimosi, esistono due categorie di fimosi:
- fimosi serrata;
- fimosi non serrata.
Si parla di fimosi serrata quando il prepuzio è talmente stretto e privo di elasticità, soprattutto nella sua parte finale detta anello prepuziale, da impedire la scopertura parziale o totale del glande sia durante l’erezione che in stato di riposo.
Questa forma di fimosi è quella più grave poiché l’impossibilità di far scorrere il prepuzio all’indietro per scoprire il glande, oltre a impedire una totale erezione del pene (causando spesso dolore), rende assai complicato mantenere un’igiene intima adeguata, con tutti i rischi di infezioni che ne derivano.
Inoltre nei casi più seri può determinare difficoltà e dolore durante la minzione e nella fuoriuscita dello sperma.
La fimosi non serrata è una forma meno acuta di fimosi, in quanto manovre come scoprire e chiudere il glande sono possibili allo stato flaccido, ma non col pene in erezione.
Questa situazione non impedisce l’igiene intima, pertanto non espone chi ne è affetto al rischio di infezioni come balanite, balanopostite e lichen sclerosus (che possono verificarsi invece con la fimosi serrata), ma comporta delle difficoltà nell’erezione causando spesso dolore o una curvatura del pene.
Con la fimosi non serrata si possono avere rapporti?
Una delle principali complicazioni che derivano dalla fimosi è sicuramente la difficoltà nel poter godere di una vita sessuale normale.
Avere il glande coperto durante un rapporto rappresenta sicuramente un ostacolo, poiché questo non potrà mai essere né appagante né agevole quanto lo sarebbe in una situazione di normalità, e sebbene questo scenario sia più frequente negli uomini con fimosi serrata, può delinearsi anche con quella non serrata.
Il fatto che un rapporto col glande coperto non sia del tutto appagante si può facilmente spiegare con la presenza della maggior parte dei recettori del piacere proprio nella parte finale del pene, in quanto glande e prepuzio sono zone particolarmente sensibili e ricche di terminazioni nervose.
Ma anche qualora la fimosi non serrata consentisse la scopertura parziale del glande durante l’erezione, questa non potrebbe considerarsi completa e il contatto con i genitali del partner potrebbe risultare perfino doloroso.
Inoltre se durante l’atto sessuale lo scorrimento del prepuzio viene forzato si rischia la parafimosi, cioè il blocco della pelle del prepuzio sotto la corona del glande. Questa strozzatura fa sì che un’azione naturale come chiudere il glande sia complicata e nei casi più gravi si rischia la gangrena, perciò non bisogna sottovalutare questo pericolo.
L’utilizzo del preservativo può in molti casi attenuare questo rischio e l’insorgere del dolore durante il rapporto (poiché non vi è uno sfregamento diretto) e impedire di procurarsi lesioni e irritazioni, ma non permette in ogni caso di avere una vita sessuale del tutto serena.
La ginnastica prepuziale può aiutare a scoprire il glande in erezione?
Alla luce di ciò che hai letto, ti starai chiedendo come è opportuno agire per risolvere il problema del glande che non si scopre durante l’erezione. Più che lecito.
Per entrare in confidenza, te lo diciamo usando un termine meno tecnico e più popolare: se la cappella non si scopre del tutto non significa che tu debba convivere con questa situazione di disagio in eterno. Esistono infatti dei metodi che possono aiutarti a cambiare le cose.
Se hai una forma di fimosi che ti impedisce di scoprire il glande a pene eretto sappi che la cosa meno saggia da fare è cercare di forzare le cose, mentre la più saggia è sicuramente rivolgersi a un urologo o un andrologo, figure professionali che saranno in grado di stabilire quale sia la soluzione adatta a te.
Hai sentito parlare di ginnastica prepuziale per risolvere il problema?
Si tratta di esercizi molto simili allo stretching, per usare un termine sportivo, che mirano ad aumentare gradualmente e progressivamente l’elasticità e la scorrevolezza della pelle che ricopre il glande con movimenti ad aprire e chiudere.
Naturalmente questi esercizi vanno svolti solo su indicazione del medico, che solitamente li associa all’applicazione di creme e pomate con proprietà dilatanti e ammorbidenti (come ad esempio quelle al cortisone) con l’obbiettivo finale di ridonare alla cute la giusta elasticità.
Nonostante questa pratica prometta grandi risultati e richieda tanta costanza, però, potrebbe non essere risolutiva e in alcuni casi potrebbe addirittura peggiorare le cose.
Tra chi si sottopone a questa terapia infatti, è frequente riscontrare delle lesioni causate dalla forzatura dell’anello fimotico. Queste lesioni spesso si infiammano e il risultato è che il tessuto fimotico finisce per indurirsi, pertanto la soluzione del problema diventa ancora più lontana.
La circoncisione è l’unico intervento chirurgico che permette di scoprire il glande?
Nei casi in cui cure ed esercizi non sono sufficienti a scoprire il glande in erezione, i medici suggeriscono ai propri pazienti di ricorrere alla chirurgia.
Quando si associa la parola chirurgia al pene, e nello specifico al glande, si pensa subito alla circoncisione, cioè quella pratica che prevede la rimozione totale o parziale della pelle del prepuzio e che conferisce al pene un aspetto perennemente “scoperto”.
Tuttavia esistono anche altri tipi di intervento chirurgico volti a risolvere il problema del glande che non si scopre in erezione.
La prepuzioplastica ad esempio, rispetto alla circoncisione è una tecnica più soft che permette di allargare l’anello prepuziale attraverso alcune incisioni e di conferirgli una maggiore capacità di scorrere sul glande fino a scoprirlo.
Qualora invece una fimosi non serrata fosse causata dal frenulo corto (o frenulo breve), potrebbe essere sufficiente eseguire una frenuloplastica, ovvero un prolungamento del frenulo che consenta lo scorrimento del prepuzio fino a totale scopertura del glande.
Entrambe le tecniche possono ridonare al pene una completa funzionalità erettiva preservando il prepuzio, ma esattamente come la circoncisione necessitano di un iter di guarigione (con annessa astinenza dall’attività sessuale) relativamente lungo, oltre a rappresentare un evento disturbante nella vita di tutti i giorni causando un’assenza forzata dal lavoro, dallo sport e da alcuni hobby.
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